Siamo un Paese in transizione ed una di queste ha l’approvvigionamento delle fonti energetiche come cardine del cambiamento. Il PNRR investe fortemente nella transizione verde ed ecologica: i trend che caratterizzeranno il futuro del mercato dell’energia puntano alla crescita della generazione da fonti rinnovabili non programmabili e alla doppia transizione, con lo sviluppo di smart grid al posto della rete tradizionale e ad un ruolo più attivo dei consumatori finali (famiglie ed imprese) che evolveranno verso la figura del prosumer anche tramite le CER – Comunità Energetiche Rinnovabili.

L’Italia ha scontato le tensioni sul mercato del gas conseguenti alla crisi russo-ucraina che ad oggi resta la principale fonte con cui viene prodotta energia elettrica nel Paese, nonostante una forte crescita delle rinnovabili: i dati mensili di Terna mostrano, ad esempio, per il mese di settembre 2023, una richiesta elettrica da rinnovabili del 38,4%, così composta: 35,9% idrico, 29,8% fotovoltaico, 16,4% eolico, 13,5% biomasse, 4,4% geotermico. Anche a settembre si conferma la forte contrazione della produzione termica (-12,6% rispetto allo stesso mese del 2022).

Di fronte a questo scenario  il sistema Italia ha bisogno di nuove competenze da reperire sul mercato del lavoro o da formare attraverso processi di riqualificazione della forza lavoro con specifici investimenti in competenze green. Le indagini Excelsior evidenziano che gli investimenti in competenze green sono cresciuti nel periodo 2018/2022. Anche in letteratura emerge con forza la positiva correlazione tra investimenti in formazione e innovazione green (ricerca Luiss Business School e Manpower 2020): servono nuove figure professionali transdisciplinari, che sappiano affiancare alle competenze tecniche le competenze soft (competenze gestionali, digitali, comunicazione, sociali, ecc.).

Anche la realizzazione e la gestione di una CER – Comunità Energetica Rinnovabile richiede competenze specifiche (tecniche, economiche e giuridiche) e diversificate che siano anche in grado di dialogare e comprendere le problematiche e le esigenze che provengono da altri ambiti di competenza. Emerge, ad esempio, una nuova professione, quella del facilitatore di CER con competenze multiple, proveniente dalle imprese, dal mondo delle professioni, delle associazioni ambientaliste, del Terzo Settore e dalla stessa pubblica amministrazione. Le prime esperienze di comunità energetiche rinnovabili raccontano, infatti, di un approccio multistakeholder. E’ una sfida aperta alle imprese di settore ma anche alle imprese sociali e di comunità e ai vari soggetti dell’istruzione e formazione, con il sistema scolastico, degli  ITS Academy e dell’Università in prima fila.

In occasione di Visionaria, Adriatic Innovation Forum, il 22 novembre la Camera di Commercio invita il sistema economico e istituzionale territoriale a discutere sul tema energia con la tavola rotonda “Transizione Energetica: a che punto siamo” con importanti relatori di livello nazionale. L’incontro sarà preceduto dalla presentazione della ricerca del Centro studi “G. Tagliacarne”, su incarico dall’Ente camerale, dal titolo “L’impatto dei rincari energetici e il ruolo degli investimenti green e digitali – Analisi 2023”. E’ un impegno strategico della Camera di Commercio, in un’ottica pluriennale, con l’attivazione di specifici servizi promossi dal Punto Impresa Digitale, punto territoriale di Unioncamere sui temi della doppia transizione digitale ed ecologica.

articolo di Gianluca De Santis (https://www.impreseinforma.info/transizione-energetica-alla-ricerca-delle-competenze-trasversali-e-di-nuovi-profili-professionali/)